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Paese che vai usanza che trovi: il matrimonio in Giappone
Continua il nostro viaggio nelle usanze matrimoniali del mondo, un’occasione per scoprire curiosità e usanze, ma anche per prendere qualche spunto per dare un tocco di romanticismo in più alla cerimonia o per organizzare un ricevimento originale ed esotico con cui stupire e deliziare i propri invitati.
In Giappone la cerimonia tradizionale viene celebrata con rito scintoista nei santuari dedicati agli dei e da un sacerdote che generalmente indossa gli abiti tipici ovvero una veste bianca, un cappello e uno scettro.
Gli sposi, dal canto loro, possono scegliere di vestirsi all’occidentale, ma più spesso vestono i kimono cerimoniali, in particolare quello della sposa è finemente ricamato bianco o colorato, mentre sul capo la tipica acconciatura giapponese è sormontata da un copricapo di seta bianca più o meno voluminoso che simboleggia la sua calma e obbedienza. Lo sposo, invece, indossa una gonna pantalone molto ampia, un sotto-kimono bianco e un kimono montsuki con gli stemmi della famiglia.
Di solito si tratta di cerimonie molto intime a cui prendono parte solamente le famiglie, i parenti più stretti e i testimoni che nella disposizione dei posti a sedere seguono un ordine piuttosto rigido che vede i testimoni subito dietro gli sposi seguiti dagli altri dal più vecchio al più giovane e tutti prima della cerimonia devono compiere il rito di purificazione.
Il rito prevede che i due innamorati bevano tre piccoli sorsi di sakè da tre tazze di dimensioni diverse poste sull’altare insieme a frutta, sale e riso, e a questo punto possono già essere considerati marito e moglie, ma per suggellare l’unione il marito pronuncia un giuramento di fedeltà e obbedienza e i genitori bevono anch’essi il sakè. Infine, gli sposi si dirigono al santuario con dei rami sempreverdi in mano, poi davanti agli dei si inchinano due volte, battono le mani due volte e tornano a inchinarsi, lasciando poi i rami alla divinità.
La tradizione vuole che per avere un matrimonio felice la sposa prima del matrimonio debba piegare 1000 gru di carta, simbolo di fertilità e longevità.