Curiosità

Non è vero, ma ci credo: le superstizioni sul giorno del matrimonio

“Sposa bagnata, sposa fortunata”, recita un famoso proverbio sulle nozze. “Di Venere e di Marte non ci si sposa e non si parte”, sostiene un altro. E poi, ancora: La sposa maiulina nun si godi la cuttunina (La sposa di maggio non si gode la trapunta), afferma un detto popolare siciliano.

Insomma, tantissime sono le credenze e le superstizioni che ruotano intorno al fatidico giorno del sì. Saranno vere? Vediamo insieme quali sono le più popolari. Nel dubbio, meglio non sfidarle!

Innanzitutto, lo sposo non può assolutamente vedere l’abito della futura consorte prima del suo ingresso verso l’altare, poiché sarebbe di cattivo auspicio, e dunque tassativamente da evitare.

Dal canto suo, la sposa deve attenersi scrupolosamente alle usanze e indossare cinque cose che la tradizione ritiene imprescindibili per assicurare una buona sorte al matrimonio, ovvero: un indumento vecchio, simbolo della vita passata che si affaccia al futuro di coppia; una cosa nuova, simbolo della nuova vita in due; un oggetto ricevuto in regalo da una persona cara, che sarà così accanto alla sposa con il suo affetto; un accessorio preso in prestito da un’altra persona vicina, che idealmente accompagnerà la sposa nel suo viaggio verso un tempo nuovo; e, infine, un accessorio di colore blu, solitamente una giarrettiera, che simboleggia l’onestà e la purezza della sposa.

Un’altra cosa importante è che la sposa eviti, una volta pronta, di specchiarsi. E, se proprio non riesce a non cedere alla tentazione, che almeno si spogli di un accessorio, per esempio il velo, un orecchino oppure una scarpa.

Fondamentale, poi, prestare il giusto riguardo alle fedi nuziali. Da non indossare per nessuna ragione prima della cerimonia, gli anelli non vanno mai acquistati dagli sposi insieme e, se sventuratamente dovessero cadere per terra durante la cerimonia, possono essere raccolti esclusivamente da chi celebra il matrimonio.

Infine, un avvertimento per lo sposo: quando si trova già sulla strada che lo porta in chiesa non può più tornare indietro, per cui, se avrà dimenticato qualcosa a casa, dovrà affidarsi a un amico. Non vorrà mica dare l’impressione di averci ripensato!